Gallipolicam
 
Cam 1
Lungomare G.Gallilei
 
cam2
Piazza Fontana Greca
 
Cam 3
Gallipoli litoranea lungomare
 
Cam 4
Gallipoli spiaggia della Purità
 
 
 
 
Home   |  Meteo  |  Fulmini | Ships Map Live | Airy Map Live | Terremoti Live | Contatti |  diritti privacy   | 
  Home Page  |  Piazza Fontana Greca

immagine webcam in diretta Live

ultima foto immagine web


Visualizzazione ingrandita della mappa

 
Fontana greca ellenistica
Gallipoli - ARCHIVIO STORICO IMMAGINI
Gallipoli Fontana Greca
Storia : Antica Fontana cui un tempo tutti gli abitanti di Gallipoli, si approvvigionavano dell'acqua potabile. La fontana greco sorge a Gallipoli nelle vicinanze del ponte che congiunge il borgo nuovo alla città vecchia. Questa fontana, in passato era ritenuta la più antica d'Italia, e si diceva fosse stata costruita intorno al III secolo a.C. Dopo anni di studi, dibattiti e ricerche, si può ritenere corretta la datazione del Bernich, che afferma che la fontana sia di età rinascimentale.
 

Fontana Greca Originariamente era posta nell'area delle antiche terme, oggi è denominata 'fontanelle'. Nel 1548 venne trasportata nei pressi della chiesa di San Nicola, ormai scomparsa, dove rimase fino al 1560, poi venne nuovamente smontata e ricostruita nel luogo dove attualmente sorge. La facciata, che guarda a scirocco, è suddivisa in tre parti da quattro cariatidi che sorreggono l'architrave con un ricco decoro ed è alto circa 5 m. Nei bassorilievi, ricavati da lastre di pietra dura locale, sono scolpite scene che rappresentano le tre metamorfosi delle mitologiche Dirce, Salmace e Biblide. Il mito di Dirce, regina di Tebe che, vinta dalla gelosia, oltraggia la nipote Antiope e fu condannata dai figli di quest'ultima ad essere dilaniata da due tori infuriati. Dirce è rappresentata a terra fra due tori e, più in alto si nota, Dioniso nell'atto di trasformarla in una fontana di pietra. Il mito di Salmace, la ninfa che pregò gli Dei di formare un solo corpo con Ermafrodito (figlio di Venere e Mercurio) di cui era innamorata, i loro corpi nudi sono rappresentati incatenati mentre si trasformano in una sola fonte, in presenza di Venere e Cupido. Il mito di Biblide che, innamorata del fratello Cauno e da questi respinta, consapevole dell'errore, pianse fino a consumarsi di lacrime e gli Dei impietositi la trasformarono in una fontana di pietra. Qui la ninfa distesa stringe tra le mani il mantello del fratello. Sull'altra facciata, realizzata con la funzione di sostegno nel 1765, vi sono collocati lo stemma di Gallipoli, una epigrafe in latino, e le insegne del sovrano Carlo III di Borbone. In basso è collocato l'abbeveratoio dove in passato si dissetavano gli animali. Anticamente si prelevala l'acqua dalla fontana per gli usi domestici, quando ancora non esisteva l'impianto nelle civili abitazioni , nel ritratto un esempio di acqualuro .


 

 

Copyright © 2010 Gallipolicam